Che sapore ha il cambiamento? Preferisco rimanere o andare via verso il nuovo?
Ha il sapore di uno sciroppo amaro o di un paradiso insperato? Di quella stanchezza e quei dolori che mi tengono bloccata da tempo, o di ciò che mi fa più piacere al mondo, ciò in cui ho lasciato il cuore?
Il mio dolore ai muscoli o ai tendini, quella rigidità o quella mollezza in più, che mi precludono una vita diversa, raccolgono un’intensità non espressa verso quale bisogno?
Non pretendo di sapere cosa sia la Fibromialgia, non mi interessa essere associata in modo fisso a una parola.
Piuttosto mi permetto di cogliere i miei movimenti interrotti verso qualcosa che temevo, e che mi richiedeva troppe energie raggiungere in quel dato momento della mia esistenza, in cui mi sono fermata. Non certo del tutto, è ovvio, la vita continua, ma si era bloccata proprio in quell’unico posto che dà senso e fa brillare le cose.
C’era un fare troppo in una certa direzione e in un certo modo, e un non fare, un trascurare qualcosa di importante, di più profondo, di più genuino e vulnerabile, verso cui non avevo ancora maturato la delicatezza necessaria per maneggiarlo con cura. La pelle tenera di una bambina, lo slancio da sostenere, il valore da proteggere.
Ho parlato al presente per farti da specchio. Biodanza mi ha aiutato, perché mi ha restituito una versione della vita, reale e non raccontata o idealizzata, in cui mi aspetto e mi prendo per mano con la mia energia, mi riconosco il valore, e mi ricordo cosa mi piace veramente, e che quella è la direzione.
Ho parlato al presente perché a volte i condizionamenti passati si sciolgono da una parte per annidarsi in qualche altra piega, e me ne accorgo svelandoli in altre dimensioni e luoghi che prima non avevo visto. Biodanza ci permette di riconoscerli, per svilupparli in positivo attraverso movimenti trasformativi.
Rolando Toro diceva che se abbiamo qualche difficoltà possiamo risolverla danzando, e danzando ancora!
Fermo restando che la chiave di ‘quel posto che dà senso e fa brillare le cose’ è solo nostra, e sta a noi, aiutandoci con la danza, scoprirne ogni volta la combinazione!
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